Secondo il report “Social Commerce – Global Market Trajectory & Analytics” pubblicato da Research & Markets, Nel mezzo della crisi COVID-19, il mercato globale del commercio sociale stimato a $ 89,4 miliardi nel 2020, dovrebbe raggiungere una dimensione rivista di $ 604,5 miliardi entro il 2027, crescendo a un CAGR del 31,4% nel periodo di analisi 2020-2027.
Che cos’è?
Prima di definire che cos’è il social commerce, è importante capire che cos’è l’ecommerce: consiste in una forma di vendita di prodotti o servizi online, con differenti piattaforme di supporto, realizzate da agenzie del settore. Rispetto ad un’attività di vendita tradizionale, l’ecommerce ha come vantaggi una riduzione dei costi fissi (utenze, affitto dello stabile, dipendenti) e la possibilità di sfruttare una struttura web, molto più leggera e flessibile. Il social commerce è uno specifico modello di ecommerce, che utilizza i social network e le piattaforme di interazione offerte dai siti, per effettuare delle transazioni online. L’espressione social commerce indica una nuova forma di commercio elettronico che si apre ai social network secondo modalità più interattive, in modo da raggiungere i clienti, incrementare la loro partecipazione e migliorarne l’esperienza di acquisto.
Social Commerce e Social Shopping: Differenze
Il social shopping rappresenta gli ambienti digitali in cui vengono condivisi gli acquisti, mentre il social commerce è un’evoluzione dell’ecommerce filtrata dai social network. Ogni azienda deve quindi monitorare il social shopping, quindi le conversazioni correlate alla vendita, anche se di fatto non pratica social commerce.
Social Commerce per piccole e medie imprese
Le piattaforme Social sono diventate un vero e proprio centro commerciale virtuale, dove gli utenti possono trovare qualsiasi tipo di prodotto e acquistarlo facilmente con un solo click, senza uscire dal loro Social Media preferito. Inoltre, questo genere di commercio online si distingue dal classico grazie ad una barriera all’ingresso praticamente inesistente, in quanto le aziende non devono preoccuparsi di aprire un sito di e-commerce, risparmiando sul budget. Il primo passo per avvicinarsi al Social Commerce è ovviamente aprire dei profili Social ufficiali collegati al brand, gratuitamente, e impostare una strategia con l’obiettivo di far crescere la propria community e creare un funnel di vendita semplice ed efficace.
I vantaggi del Social Commerce
Tra i principali vantaggi del social commerce vi è il coinvolgimento di tutte le fasi che precedono e seguono l’acquisto, attirando l’utente, fidelizzandolo e migliorando le proprie proposte di vendita grazie ai consigli ricevuti da parte dei consumatori. Con il social commerce, l’utente ha una nuova centralità nel mercato perché l’obiettivo di chi vende è soddisfare i propri clienti attraverso il loro coinvolgimento sul social network di riferimento. Con il social commerce è possibile studiare i propri utenti attraverso i loro comportamenti online e le loro preferenze, andando quindi a creare l’esperienza di acquisto perfetta per loro. I brand che si affidano al social commerce hanno la certezza di entrare in contatto con il proprio target di riferimento, calibrando le scelte di marketing aziendali in base al valore e all’esperienza che gli utenti vivono sui social network, condividendola a loro volta. Tra i vantaggi principali del social commerce ci sono anche la viralità, attraverso l’utilizzo di materiale come video o immagini ad hoc che hanno un elevato engagement, in particolare se proposti da influencer, la misurazione dei risultati attraverso i tool di analytics che permettono di misurare la brand reputation e di orientare la marketing strategy, in particolare a livello di creazione dei contenuti, e il posizionamento, perché Google tende a privilegiare i contenuti ritenuti utili perché condivisi più e più volte dagli utenti.
Futuro?
Secondo le previsioni di Later per il 2021, i Social Media diventeranno il canale di vendita primario per le aziende, superando di importanza il sito web e l’eCommerce.