Si parla ormai sempre di più di podcast. Ma cosa significa questo termine e, soprattutto, che cos’è un podcast?
Con il termine podcast si fa riferimento a contenuti audio originali, solitamente di natura seriale a episodi, che sono disponibili on demand su Internet.
Si tratta di programmi audio, trattanti un’infinita varietà di argomenti, che possono essere ascoltati tramite una connessione Internet o dopo essere stati scaricati per essere successivamente ascoltati offline.
Se siamo interessati ad un podcast, basterà semplicemente iscriversi a quel podcast per veder comparire sulla nostra home tutti gli episodi di quest’ultimo.
Tramite la tecnologia del podcasting è possibile ascoltare offline dei contenuti provenienti da diverse fonti, aggregati in maniera facilmente usufruibile dagli utenti. La presenza di fonti multiple rappresenta uno dei maggiori punti di forza del podcast.
Come si pubblica un podcast?
Nella maggior parte delle piattaforme di distribuzione dei podcast, come iTunes e Spotify, è necessario disporre del proprio feed RSS.
I feed RSS (Really Simple Syndication) altro non sono che “stringhe di testo, scritte nel linguaggio XML, che descrivono il contenuto di un oggetto, sia esso un blog o un podcast. L’aggregatore, ovvero il programma client come iTunes, ricerca nelle stringhe di testo la presenza di aggiornamenti e avvia il download dei nuovi contenuti.”
Grazie a vari programmi e servizi online è possibile creare il proprio feed RSS. Dopo averlo creato ti basterà caricarlo su piattaforme come ad esempio Spotify for Podcasters.
Come si ascolta un podcast?
Per quanto riguarda l’ascolto, per esempio tramite un’applicazione totalmente gratuita come Apple Podcasts, è possibile cercare i programmi in base ad una parola o frase.
Se sei appassionato ad un’artista come Freddie Mercury, per esempio, dovrai semplicemente inserire il nome del cantante nella barra di ricerca e veder comparire tutti i podcast in cui il famoso frontman dei Queen viene citato.
Puoi anche iscriverti al podcast a cui sei interessato così che le nuove puntate verranno scaricate in modo automatico e gratuito, ricevendo persino una notifica non appena saranno disponibili.
La storia dei podcast
Adam Curry, ex video jockey di MTV, viene considerato il padre dei podcast, tanto da essere chiamato con l’appellativo di “The Podfather”.
Secondo altre fonti autorevoli, sarebbe invece Dave Winer, uno sviluppatore software, a detenere questo titolo.
Al di là delle speculazioni riguardanti la paternità di questo medium, la data di nascita del podcast viene fatta risalire al 2004.
Anche in Italia l’anno zero dei podcast è il 2004, quando tre giovani fratelli milanesi, proprietari del sito di news tecnologiche “Qix”, cominciarono a sperimentare il podcasting in versione italiana.
A partire dal settembre del 2004 l’interesse per il podcast comincia a crescere vertiginosamente fino ad arrivare ad un primo picco nel gennaio del 2006 con circa il 66% di interesse.
Segue un periodo piuttosto stabile, sempre oltre il 50% d’interesse, per poi iniziare un graduale ma inesorabile calo che si protrae fino al novembre del 2014.
Viene, persino, raggiunto un minimo del 32% nel dicembre del 2013. A partire dalla fine del 2014 sino ai giorni nostri, invece, il termine podcast sembra ritrovare nuova linfa vitale, iniziando una crescita che lo porta ad un picco del 100% nell’ottobre del 2019. Il che significa una sola cosa: il podcast non è mai stato così popolare come in questi ultimi mesi. Lo sviluppo dei podcast, negli anni successivi, fu dettato dalla popolarità dei contenuti e, soprattutto, dalla nascita di applicazioni utilizzate per scoprire, scaricare e consumare quei contenuti.
Gli smartphone, in particolare l’iPhone, si sono rivelati di fondamentale importanza nel traghettare i podcast nel mercato dei consumatori mainstream dei media.
L’iPod, a differenza dello smartphone, era caratterizzato dalla necessità di dover collegare il device ad un computer per accedere ai nuovi contenuti scaricati, rendendo il processo meno agevole e veloce rispetto ad un odierno iPhone.
iTunes, Spotify, Apple Podcasts hanno poi giocato un ruolo chiave nel definire il podcast come un medium di massa.
Quando Apple decise di introdurre i feed RSS nella piattaforma iTunes nella primavera del 2005, il primato che iTunes deteneva in quegli anni nelle vendite digitali di musica permise a milioni di utenti di scoprire i podcast e di poterli trovare e scaricare velocemente.
In riferimento invece al colosso Spotify, risale al 2019 l’acquisizione da parte dell’azienda svedese di Gimlet Media e di Anchor e ai primi mesi del 2020 l’accordo firmato con Joe Rogan per la distribuzione esclusiva sulla propria piattaforma del podcast “The Joe Rogan Experience”; un accordo che in pochi secondi ha fatto salire il valore di Spotify di oltre 4 miliardi di dollari.